A PARMA MIA NASCE IL BOSCO URBANO FINANZIATO DA CITTADINI E IMPRESE

Progetto Parma Mia

Prenderà forma a partire dal 1° marzo il progetto di bosco urbano che oltre 350 donatori, tra privati cittadini e imprese, hanno voluto finanziare aderendo alla campagna di raccolta fondi lanciata lo scorso dicembre su GoFundMe dal Consorzio Forestale KilometroVerdeParma.

Grazie all’accordo raggiunto dal Consorzio con il Comune di Parma – Assessorato alla Partecipazione e all’Associazionismo e Assessorato alle Politiche di Pianificazione e Sviluppo del Territorio e delle Opere Pubbliche – e con gli abitanti della zona, l’area interessata dall’intervento di riforestazione sarà nel quartiere residenziale Parma Mia, compresa tra la tangenziale di Parma a sud, la strada che costeggia il parcheggio di via Martiri delle Foibe a ovest, il parcheggio della strada trasversale a via 27 Gennaio a est e diverse strade e palazzine interne al quartiere a nord.

Grazie ai 25.000 euro raccolti, il Consorzio potrà mettere a dimora 1.000 piante su una superficie pari a 1,6 ettari, con un sesto d’impianto indicativo di 4×4 metri, che consentirà agli alberi di svilupparsi anche in larghezza evitando diradamenti futuri. Oltre alla piantagione, la quota raccolta grazie alla generosità di cittadini e aziende garantirà la manutenzione delle piante e del bosco per tre anni, il lasso di tempo ritenuto necessario per un ottimo affrancamento delle piante.

La maggior parte delle piante che verranno messe a dimora provengono da vivai di Imola e Forlì gestiti dalla Regione Emilia-Romagna, con cui il Consorzio Forestale ha un accordo di fornitura: si tratta perlopiù di querce, carpini, ciliegi, aceri, frassini, sorbi, tigli, bagolari, tutte specie autoctone, che ben si adattano al clima di Parma. Circa il 20% delle piante è messo a disposizione da Giorgio Tesi Group, azienda pistoiese leader europeo nel settore del florovivaismo: per aumentare la biodiversità all’interno della foresta, verranno messe a dimora specie ornamentali, come ginkgo, liquidambar, meli ornamentali, liriodendri. Nel bosco urbano di Parma Mia i cittadini potranno trovare anche esemplari di resinose come tassi, cipressi e cedri, alberi sempreverdi, selezionati per le proprietà estetiche e per la loro capacità di assorbimento di inquinanti e di stoccaggio di CO2.

Importante è anche il contributo del Gruppo Saviola, leader nella produzione di pannelli e mobili in kit derivati da legno post consumo: attraverso la business unit Saviolife ha omaggiato il Consorzio di un innovativo fertilizzate a lento rilascio, rispettoso della natura e alleato nella naturale crescita e nello sviluppo della pianta.

Ipotizzando un’età del bosco pari a cinquant’anni (dopo questa soglia il sequestro di CO2 inizia a decrescere) e considerando che le piante messe a dimora saranno 1.000, appartenenti a specie diverse, si può stimare che, in media, ogni albero sequestrerà 20 kg/anno di C02: il bosco urbano in zona Parma Mia, quindi, in 50 anni, sequestrerà il corrispettivo di 1.000 tonnellate di C02.

Queste le parole del Presidente del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, Maria Paola Chiesi: «Il progetto del bosco urbano nel quartiere di Parma Mia è pienamente rappresentativo dello spirito che anima KilometroVerdeParma: sono oltre 350 i donatori, tra privati cittadini e aziende, che hanno voluto sostenere la raccolta fondi lanciata lo scorso dicembre su GoFundMe. Questi piccoli gesti individuali, insieme, possono contribuire al raggiungimento di traguardi importanti: la nostra scelta, fatta nel presente, darà i suoi frutti nel prossimo futuro e non passerà inosservata alle generazioni di domani. I 1.000 alberi che stiamo andando a mettere a dimora a Parma Mia saranno testimoni “sul campo” della bontà delle nostre azioni e del nostro progetto, che andrà a beneficio di tutta la città, rendendola più sostenibile e più vivibile. Un ringraziamento particolare va anche al Comune di Parma e agli abitanti del quartiere Parma Mia, con cui abbiamo un dialogo costante e costruttivo e che ci hanno concesso l’area per la riforestazione: l’auspicio è che questo bosco urbano possa fungere da stimolo a riprogettare gli spazi urbani in chiave green, diventando un modello per altri interventi a Parma, nel territorio della nostra provincia e anche in altre città».

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